Voucher 2017: Come richiederli e quali novità previste

Impresa e Lavoro

Si sente sempre più spesso parlare dei voucher lavoro e il loro utilizzo ha subito, nel corso dell’ultimo anno, un’impennata preoccupante tanto che il Governo ha deciso di correre ai ripari e ha apportato importanti novità per i voucher 2017. Per fare chiarezza su cosa sono, come richiederli e quali sono le insidie, ecco una piccola guida al loro utilizzo.

Voucher Lavoro 2017: Cosa sono e chi può richiederli

I voucher per il lavoro accessorio sono una sorta di ticket che serve per retribuire le prestazioni di lavoro accessorio. Possono essere utilizzati dai seguenti committenti:

  • Famiglie e imprese familiari;
  • Imprese agricole;
  • Enti pubblici;
  • Soggetti non imprenditori;
  • Associazioni senza scopo di lucro;
  • Altri soggetti imprenditori di ogni settore.

Per quanto riguarda, invece, i beneficiari, possono essere pagati con voucher lavoro i seguenti soggetti:

  • Studenti fra i 16 e i 25 anni;
  • Pensionati;
  • Cassintegrati;
  • Inoccupati;
  • Lavoratori autonomi;
  • Lavoratori part time;
  • Percettori di ammortizzatori sociali;
  • Extra comunitari.

Quanto valgono i buoni lavoro?

I voucher lavoro accessorio costano al datore di lavoro 10 euro l’uno e sono il corrispettivo di un’ora di lavoro. Il lavoratore, però, percepisce un importo netto di 7,5 euro a voucher in quanto ogni buono è comprensivo degli oneri assicurativi Inail e Inps. Sono nominativi e possono essere cambiati in denaro contante presso qualsiasi sportello delle Poste Italiane, in modo del tutto gratuito.

L’utilizzo dei voucher non può superare un certo importo annuo. In particolare, il lavoratore non può percepire oltre i 7500 euro netti all’anno in voucher mentre la soglia si abbassa ai 3mila euro se il lavoratore percepisce già qualche misura di sostegno al reddito. Infine, ogni lavoratore non può percepire oltre i 3500 euro dallo stesso committente.

Anche per le aziende, però, esistono dei vincoli all’utilizzo dei voucher. In particolare, non possono ricorrere ad una cifra superiore di 7mila euro all’anno in buoni lavoro.

Voucher Lavoro Inps: Come richiederli e attivarli

I voucher di lavoro possono essere acquistati presso le tabaccherie autorizzate oppure direttamente sul sito dell’Inps o di Banca Intesa San Paolo. Per l’acquisto presso le tabaccherie abilitate, è previsto un contributo di commissione di € 1.70, indipendentemente dal numero di buoni lavoro. Una volta acquistati, i voucher devono essere attivati. Questa operazione può essere effettuata attraverso il sito dell’Inps, tramite una telefonata al numero verde oppure tramite sms o pec.

Al momento dell’attivazione, il voucher verrà abbinato al codice fiscale del datore di lavoro ma dovrà contenere anche i dati del lavoratore, la data di inizio e fine della prestazione, le mansioni e il luogo di lavoro. L’attivazione deve essere fatta entro i limiti stabili attualmente dalla legge in materia. In caso di mancato utilizzo dei voucher lavoro, il datore che li ha acquistati può chiedere il rimborso che sarà pari a 9,50 euro per ogni 10 euro di voucher acquistati.

Le novità 2017 dei Voucher Inps

La più grande novità è sicuramente quella della tracciabilità per cui, con i nuovi voucher 2017, il datore di lavoro è obbligato a dare comunicazione all’Inps e al Ministero del Lavoro almeno un’ora prima rispetto all’inizio della prestazione lavorativa.

La novità, però, non è attiva per quanto riguarda il lavoro domestico e i braccianti agricoli. Inoltre, un’altra novità consiste nelle multe salate che sono previste nel caso di mancata comunicazione: l’importo di queste può variare dai 400 fino ai 2400 euro. Un’ulteriore modifica rispetto al passato è introdotta con l’obbligo per il datore di lavoro di verificare non solo di non aver superato i vincoli di utilizzo ma che anche il prestatore d’opera non li abbia superato.

In caso di mancato controllo, sono previste multe e sanzioni. Infine, si stringe il cerchio attorno a chi pensa di fare il furbo e abusare di questo strumento: il Ministero del Lavoro, infatti, ha messo in campo una task force specializzata con l’obiettivo di effettuare numerosi controlli a campione e stanare – e multare – chi froda la legge.

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