In questi ultimi anni si sente parlare spesso di Ttip. Di cosa si tratta di preciso? A livello prettamente tecnico si tratta di un certificato di liberalizzazione commerciale. Il suo obiettivo? Abbattere i dazi doganali tra Europa e Stati Uniti, con l’obiettivo di rendere più facile gli scambi commerciali tra le due realtà continentali.
Trattato di libero scambio: quali possono essere le conseguenze dell’approvazione
Guida
In caso di approvazione del Ttip potrebbero cambiare molte cose prima di tutto nell’ambito dei controlli alimentari. Il trattato di primo acchito può sembrare una novità positiva, ma è bene non fermarsi al primo approccio e considerare che una novità così importante non potrà che mutare in maniera drastica le regole interne ai vari Paesi.
Questo riguarda peculiarità come i controlli alimentari in quanto, in caso di buon esito dell’accordo, i prodotti provenienti da oltre oceano potranno essere importati nel nostro Paese senza dover passare da controlli relativi anche all’aderenza a norme di sicurezza vigenti in Italia.
Liberalizzazioni sugli appalti: ecco cosa sapere
L’ approvazione del Ttip è un ambito molto composito, in quanto non riguarderà in caso solamente la questione delle importazioni.
Il trattato è infatti una novità che investe in maniera globale i rapporti tra le due realtà, coinvolgendo anche aspetti come i servizi e gli appalti pubblici.
L’obiettivo, secondo quanto si può leggere nei testi ufficiali, è quello di fornire alle imprese statunitensi il medesimo trattamento riservato a quelle italiane. I conti sono presto fatti e aiutano a capire che le imprese nate oltre oceano avranno modo di partecipare ad appalti italiani e viceversa.
Compatibilità normativa: tutte le specifiche
Per tradurre in pratica quanto appena specificato è ovviamente necessario lavorare sull’uniformità normativa. Una parte dei contenuti del Ttip – in parte segreti – parla proprio di questo aspetto e della volontà di porre basi per regole condivise.
In merito si può dire che i riferimenti siano decisamente nebulosi. Alcuni di questi fanno riferimento alla proprietà intellettuale e altri alla necessità di favorire lo scambio di merci a basse emissioni di carbonio.
Negoziati per l’accordo: ecco il punto a cui sono arrivati
I negoziati per il Ttip, dopo più di dieci anni dedicati ai dettagli dell’accordo stesso, sono stati avviati ufficialmente nel 2013 da Obama e dal Presidente CE di allora, ossia Barroso.
Le previsioni parlavano dell’arrivo a un punto decisivo lo scorso anno, ma ciò non si è verificato. Di certo c’è che gli incontri per discutere dell’approvazione del trattato si sono svolti in circa 7 luoghi diversi del mondo.
Da diversi fronti sono arrivate critiche pesanti all’accordo. Le più forti provengono da diverse realtà attive nell’ambito dello Slow Food, timorose che il trattato, visto negativamente anche per la poca chiarezza, possa danneggiare i presidi locali.