Lo spesometro è uno strumento introdotto dal decreto legislativo 78/2010. La compilazione viene effettuata ai fini di inquadrare le operazioni rilevanti Iva come la cessione o l’acquisto di beni, che vanno comunicate all’Agenzia delle Entrate.
Modello di comunicazione polivalente: ecco cosa sapere
Guida
Per compiliare lo spesometro bisogna utilizzare il Modello di comunicazione polivalente. Per quanto riguarda la situazione del 2016, è bene ricordare che la scadenza per la compilazione dello spesometro è stata il 20 aprile, data fissata in seguito alla messa in campo di una proroga.
Quest’anno ha portato in evidenza diverse novità riguardanti questo strumento. Alcune di queste riguardano il mancato obbligo di comunicare le operazioni già registrate tramite il sistema tessera sanitario.
Nel corso del 2016 è stato confermato anche l’esonero dallo spesometro per chi esercita attività di commercio al minuto e per i tour operator.
L’esonero ha riguardato anche le Amministrazioni Pubbliche.
Black list: quando presentare la comunicazione delle operazioni
Parlare di spesometro significa anche considerare le scadenze relative alle comunicazioni delle operazioni black list. In questo caso bisogna considerare come riferimento ultimo il 20 settembre 2016, data ultima per la comunicazione delle operazioni black list effettuate nel corso del 2015.
Spesometro 2017: ecco cosa succederà
La situazione relativa allo spesometro subirà un cambiamento molto importante nel 2017. Per quale motivo?
Per il semplice fatto che, dopo un avvio sperimentale iniziato il 1° luglio e con termine fissato per il prossimo mese di ottobre, verrà introdotta ufficialmente la fatturazione elettronica tra privati, con regole tecniche di compilazione che sono molto simili a quelle attualmente in vigore per i rapporti finanziari con la Pubblica Amministrazione.
Le fatture elettroniche tra privati potranno essere gestite tramite il sistema di interscambio SDL.
I soggetti che sceglieranno la fatturazione elettronica per privati, uno strumento introdotto con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e di semplificare gli adempimenti finanziari, avranno modo di avvalersi di diversi vantaggi, tra i quali rientra appunto l’esonero dallo spesometro 2016 e 2017.
Introduzione della fatturazione elettronica: altri vantaggi
L’esonero dallo spesometro 2016 e 2017 non è l’unico vantaggio che verrà riservato ai soggetti che sceglieranno lo strumento della fatturazione elettronica.
Tra gli altri benefici è possibile ricordare l’abolizione dell’obbligo di comunicare le operazioni black list, l’elenco degli acquisti intracomunitari di beni e l’elenco che riepiloga i servizi intracomunitari ricevuti.
Con il 1° gennaio 2017 verrà introdotta un’ulteriore semplificazione che riguarderà i commercianti al dettaglio, i quali avranno modo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate i corrispettivi quotidiani (per ora si tratta di un vantaggio disponibile solo per i punti vendita della grande distribuzione e per le imprese).
Grazie a questo cambiamento si potrà mandare definitivamente in soffitta lo strumento del vecchio scontrino fiscale e sfruttare al massimo la comodità del nuovo scontrino digitale.