Rimborso Chilometrico ACI: Cos’è e come funziona
Guida
Per rimborso chilometrico si intende l’indennità che l’azienda versa al dipendente, o anche al professionista, per l’attività lavorativa svolta con un’auto nella sua personale disponibilità e non con quella aziendale. Non è indispensabile che il lavoratore sia l’intestatario dell’auto, ma è sufficiente che lo utilizzi normalmente, ad es. a seguito di noleggio a suo nome o altra modalità.
Il rimborso chilometrico comprende i costi diretti di utilizzo dell’auto, come il carburante, mentre non contempla altre spese che normalmente vengono sostenute nelle trasferte, come i pedaggi autostradali o le tariffe di parcheggio, per i quali va richiesta separatamente la rifusione. Il rimborso, di norma, non è soggetto a tassazione per il dipendente, giacché consiste in una mera indennità per i costi sostenuti in favore dell’impresa e non già in una remunerazione per l’operato svolto.
Fa eccezione a quanto appena detto la trasferta di lavoro del dipendente che rimane circoscritta nel territorio del comune ove è ubicata la sede di lavoro. Soltanto in questo caso, infatti, l’indennità ricevuta dal dipendente sarà soggetta ad ordinaria tassazione.
Calcolo Rimborso Chilometrico 2017: Come calcolarlo online
Per effettuare materialmente il calcolo del rimborso chilometrico da corrispondere al dipendente, si dovrà fare riferimento anche per l’anno 2017 alle tabelle elaborate dall’ACI, che svolge il compito istituzionale di indicazione ed aggiornamento delle tariffe chilometriche (pubblicate annualmente con comunicato dall’Agenzia delle Entrate). Peraltro, l’importo di tale indennità può essere determinato online nell’apposita pagina dedicata del sito dell’ACI, ove si possono trovare riferimenti e valori sempre aggiornati nonché comprensivi di IVA.
In particolare, utilizzando il servizio online fornito dall’ACI, è possibile trovare e quantificare:
- I valori di costo chilometrico relativi ai vari modelli di autovettura, motociclo, ciclomotore fuoristrada e furgone a partire dall’anno 2006;
- Gli stessi valori relativi ai modelli di autocarro a partire dal 2012;
- Il prezzo dei carburanti dal 2000;
- I limiti di deducibilità fiscale di queste spese dai redditi di impresa, a partire sempre dal 2000.
In concreto, basterà soltanto selezionare nell’apposita area la categoria del veicolo, la marca, il tipo di alimentazione e la data dalla quale far partire il calcolo, ed immediatamente si avrà il costo chilometrico da rimborsare al dipendente aziendale. Sempre nel sito dell’ACI, inoltre, è possibile effettuare il calcolo preciso delle distanze percorse per motivi di lavoro, selezionando i tragitti stradali e autostradali interessati, anche per il raggiungimento degli aeroporti civili italiani.
Tabelle ACI Rimborso Km: Il calcolo dei costi
Significativa peculiarità delle tabelle predisposte dall’ACI è quella di prevedere due diverse tipologie di costi annui di percorrenza:
- Proporzionali, ovvero correlati al grado di utilizzo dell’auto (carburante, riparazioni, usura dei componenti e manutenzione);
- Non proporzionali, ovvero svincolate dall’effettivo utilizzo (il bollo auto e l’assicurazione r.c.a).
Ai fini della determinazione dei costi e soprattutto della loro deducibilità fiscale, spetterà all’azienda la scelta di riconoscere al dipendente soltanto il rimborso per i costi proporzionali, oppure di riconoscere almeno in parte anche quelli non proporzionali, con adozione di criteri che permettano di separare l’utilizzo lavorativo da quello personale del dipendente.
Altra particolarità da sottolineare è che le quote per i rimborsi chilometrici sono di norma comprensive dell’IVA, ma in taluni casi, ad es. per i furgoni, è possibile effettuare la determinazione dei costi chilometrici anche al netto dell’IVA, semplicemente inserendo l’opzione desiderata nei dati forniti per il calcolo online.
Calcolo Carburante ACI: Problemi e criticità
Un aspetto critico nella determinazione dei costi chilometrici è l’incidenza delle spese per carburante, il cui prezzo varia sensibilmente non solo da Regione a Regione, ma spesso da Comune a Comune ed anche nello stesso territorio comunale, in base a scelte del fornitore e del distributore.
Per stabilire i costi chilometrici nella maniera più accurata, l’ACI tiene conto dei dati relativi ai prezzi dei carburanti comunicati dal Ministero dello Sviluppo Economico (per benzina, gpl, gasolio) e da Metanauto (soltanto per il metano). Una volta acquisiti, i dati vengono elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche – Area Studi dell’ACI ed i costi per chilometro ricalcolati con cadenza periodica, tanto da garantire la necessaria affidabilità e coerenza alle tabelle di calcolo proposte.1