Che cos’è il Regime Forfettario 2017?
Guida
Il Regime Forfettario 2017 è il regime fiscale e naturale che spetta a chi ha intenzione di avviare un’ impresa. Il titolare di una nuova partita IVA nel 2017 ha la possibilità di accedere di diritto nel regime contabile agevolato.
Come deve comportarsi chi ha intenzione di aprire un start up nel 2017? A che tipo di agevolazioni può accedere se è in possesso di determinati requisiti? Quali sono gli incentivi se apre una nuova partita IVA? E quindi quando viene applicata l’imposta sostitutiva al 5% per 5 anni? Nel corso dell’articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande.
Regime forfettario start up 2017: quali sono i requisiti?
I requisiti per accedere al regime forfettario 2017 sono i seguenti:
-Il contribuente deve aver ottenuto ricavi o compensi che non siano superiori ai coefficienti di redditività diversificati in base al codice ATECO dell’attività esercitata. Non sono inclusi ricavi e compensi che derivano dall’adeguamento agli studi di settore;
–non deve aver effettuato spese oltre i 5.000€ lordi per lavoro accessorio, dipendente o per compensi erogati ai collaboratori;
-non deve aver avuto costi in beni strumentali, al lordo degli ammortamenti, superiori a 20.000€. Non sono inclusi nel calcolo: beni immobili e strumentali all’esercizio dell’arte o della professione se pari o inferiori a 516,45€. Viene invece calcolata la locazione finanziaria:
- per il costo sostenuto dal concedente;
- per i beni in locazione, noleggio e comodato;
- per i beni in proprietà e il prezzo di acquisto;
- per i beni usati in modo promiscuo per l’esercizio dell’impresa, arte o professione e per l’uso personale o familiare.
Regime forfettario 2017: quali sono i requisiti per chi apre Partita IVA
Chi apre una nuova Partita IVA nel 2017 ha la possibilità di beneficiare del regime forfettario 2017 start up, a patto che possieda, oltre ai requisiti sopra elencati, anche queste caratteristiche:
- non deve aver esercitato, nei 3 anni precedenti l’inizio dell’attività, attività artistica, professionale, d’impresa, anche in forma associata o familiare;
- l’attività esercitata non deve essere la prosecuzione di un’altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, eccetto il praticantato obbligatorio;
- il contribuente può proseguire l’attività svolta in precedenza da un altro soggetto, a patto che i ricavi derivanti, realizzati nell’anno precedente, rientrino nella soglia limite di reddito previsto per quel codice attività dalla normativa del regime forfettario.
Regime forfettario 2017: aliquota 5% per 5 anni
Regime forfettario 2017 start up aliquota 5%
Il contribuente che possiede i requisiti elencati e che apre una nuova partita IVA nell’esercizio di impresa, arti o professioni, ha la possibilità di richiedere il regime forfettario con aliquota sostitutiva al 5% al posto di quella ordinaria al 15%.
Regime forfettario 2017 start up per 5 anni
Il regime forfettario al 5% si applica per 5 anni. Di conseguenza se si apre un’attività nel 2017, tale regime agevolato rimarrà in essere fino al 2021. Dal 2021 in poi verrà applicata l’aliquota al 15%.
Quali sono i coefficienti di redditività 2017?
I coefficientti di redditività 2017 che determinano l’accesso nel regime forfettario sono i seguenti:
- Alimentari e bevande: 45.000€, redditività 40%;
- Commercio (ingrosso e dettaglio): 50.000€, redditività 40%;
- Commercio ambulante (alimenti e bevande): 40.000€, redditività 40%;
- Commercio ambulante altri prodotti: 30.000€, redditività 54%;
- Costruzioni, immobiliari: 25.000€, redditività 86%;
- Commercio (intermediari): 25.000€, redditività 62%;
- Servizi alloggio e ristorazione: 50.000€, redditività 40%;
- Attività dei professionisti: 30.000€, redditività 78%;
- Altre attività: 30.000€, redditività 67%.
Quali sono le agevolazioni fiscali applicate al regime forfettario 2017?
Le agevolazioni fiscali per il regime forfettario 2017, prevedono le seguenti agevolazioni:
- non addebitano l’IVA in fattura ai clienti;
- non detraggono l’IVA sugli acquisti;
- non liquidano l’imposta, non la versano, non sono obbligati a presentare la dichiarazione IVA e la comunicazione annuale IVA e il nuovo spesometro 2017;
- non hanno l’obbligo di registrare i corrispettivi, le fatture emesse e ricevute.
Hanno invece l’obbligo di:
- numerare e conservare le fatture di acquisto e le bollette doganali;
- certificare i corrispettivi;
- integrare le fatture per le operazioni di cui risultano debitori IVA.