Reddito di cittadinanza 2017: cosa è e a chi spetta?
Guida
Il ddl povertà ha ottenuto il via libera dalla Camera. Il testo è passato quindi al Senato per l’approvazione definitiva, dopodiché sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Una volta entrato in vigore, il ddl prevedrà l’introduzione di un reddito di cittadinanza, o per meglio dire il reddito di inclusione.
Quanti vivono in condizioni di povertà potranno quindi accedere a un reddito di cittadinanza. Un miraggio che dopo l’approvazione della Camera, si fa sempre più vicino. Poiché si tratta di un disegno di legge delega, il ddl povertà incarica il Governo di mettere in pratica delle specifiche norme, definite in base alla cornice stabilita dal Parlamento.
Nello specifico il ddl povertà contiene norme che si occupano del contrasto alla povertà, del riordino delle prestazioni nonché del sistema dei servizi sociali. La normativa prevede infatti un sostegno economico per quanti vivono una situazione di grave difficoltà economica, aiuto che prende il nome di “reddito di inclusione”.
Chi può beneficiare del reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza rappresenta una misura universale per contrastare la povertà, si tratta quindi di reddito minimo garantito che si rivolge ai cittadini in difficoltà, affinché ricevano un supporto economico immediato. Prevista anche l’attivazione di alcuni servizi personalizzati.
In merito all’introduzione del reddito di cittadinanza si è espresso il Ministro del lavoro Giuliano Poletti. “Si partirà con un miliardo stanziato nell’ultima legge di stabilità che, per la prima volta nel nostro paese, ha istituito un Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale”.
Il Ministro ha poi precisato che il Governo ha intenzione di aumentare le risorse finanziarie così da poter raggiungere un numero ancora maggiore di persone. Il Ministro si dice fiducioso che la normativa possa diventare operativa nel giro di relativamente poco tempo. In questo modo gli strumenti previsti nel ddl povertà saranno attivi in breve tempo.
In ogni caso, da settembre il Governo partirà con l’attivazione del Sia (Sostegno per l’Inclusione Attiva) su l’interno territorio nazionale. Si avvierà così l’impostazione per il reddito di cittadinanza che troverà poi il suo pieno compimento con la messa in pratica del ddl.
I problemi del reddito di cittadinanza: cosa dice il Movimento 5 Stelle
Contrario il Movimento 5 Stelle, che alla Camera si è astenuto dal voto sulla legge delega. A detta dei pentastellati, il reddito minimo garantito dovrebbe essere una misura pensata per andare incontro alle necessità dei cittadini nullatenenti o estremamente deboli dal punto di vista economico.
Tuttavia quello approvato con il ddl povertà è un provvedimento dall’impronta assistenziale e che non va ad aggredire il problema della povertà in modo strutturale. In misura insomma che risulta insufficiente poiché aiuto solo una parte minoritaria dei cittadini bisognosi.
