Riforma pensioni 2017: chi prenderà la quattordicesima da gennaio
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La quattordicesima è il diritto per un lavoratore dipendente o un pensionato, di percepire nel corso dell’anno una mensilità in più, oltre alla tredicesima. Si tratta di un diritto che non spetta a tutti i lavoratori, ma solo se previsto dalla contrattazione tra le parti.
In questo articolo vedremo quali sono le novità relative alla quattordicesima introdotte con la Legge di Bilancio 2017, che è stata approvata in via definitiva al Senato in tempi lampo dopo la vittoria del No al referendum Costituzionale del 4 dicembre.
Ma prima di passare alle novità introdotte con la Legge di Bilancio vediamo a chi spetta la quattordicesima mensilità. Di solito hanno diritto alla quattordicesima i lavoratori e i dirigenti del commercio, mentre tra le categorie di lavoratori che non la ricevono troviamo metalmeccanici e dirigenti d’industria.
Per quanto riguarda i pensionati, hanno diritto alla quattordicesima quanti percepiscono uno dei seguenti trattamenti:
- pensione di vecchiaia
- pensione di anzianità
- pensione di invalidità o di inabilità
- pensione anticipata
- pensione ai superstiti.
Nuovi requisiti quattordicesima mensilità pensione: ecco chi ha diritto dal 2017
Con la Legge di Bilancio 2017 viene introdotto l’aumento della quattordicesima, una misura che, stando a quanto dichiarato nelle ultime settimane dal ministro Poletti, prevede l’aumento della quattordicesima in misura pari al 30% per i trattamenti minimi, nonché un ampliamento della platea dei beneficiari.
In altre parole, con la riforma pensioni 2017 non viene solamente aumentato l’importo della quattordicesima mensilità in favore dei titolari di prestazioni previdenziali che già la percepiscono, ma cresce anche il numero di pensionati che ne hanno diritto. Questi ultimi però non avranno diritto alla maggiorazione della quattordicesima mensilità.
Nel complesso le novità relative alla quattordicesima che sono contenute nella manovra, interessano all’incirca 3,3 milioni di pensionati. Nello specifico, la quattordicesima mensilità viene concessa anche ai pensionati che hanno redditi pari a fino 2 volte il minimo stabilito per legge, mentre ad oggi la mensilità spetta soltanto a quanti percepiscono redditi pari a fino 1,5 volte l’importo il minimo.
Allo stesso tempo, quanti già percepiscono la quattordicesima otterranno un aumento dell’assegno. Vediamo quindi a chi spetta la quattordicesima a partire dal 2017 e a quanto ammonta l’assegno.
Aumento quattordicesima: a chi spetta e a quanto ammontano i nuovi assegni
In base a quanto stabilito dall’art. 26 della Legge di Bilancio, hanno diritto alla quattordicesima i pensionati con redditi fino a 2 volte il trattamento minimo previsto per legge, mentre attualmente la soglia è fissata a 1,5 volte il minimo.
Ma cosa significa in pratica? Per dirlo in parole povere, da gennaio 2017 la quattordicesima spetterà in misura piena a tutti i pensionati che percepiscono un assegno mensile con importo fino a mille euro. Si passa quindi da una soglia di reddito fissata a 750 euro (attualmente in vigore) a un limite di mille euro.
Passiamo ora al capitolo degli importi. Al momento ai pensionati spetta una quattordicesima mensilità pari a 336 euro, per i lavoratori dipendenti che hanno versato almeno 15 anni di contributi previdenziali e ai lavoratori autonomi che possono vantare almeno 18 anni di contribuzione.
Per i lavoratori dipendenti che hanno versato da 16 a 25 anni di contributi e i lavoratori autonomi che hanno da 19 a 28 anni di versamenti, invece, la quattordicesima è prevista in misura pari a 420 euro.
Troviamo infine i lavoratori dipendenti che hanno versato più di 25 anni di contributi e gli autonomi con più di 28 anni. Due categorie che percepiscono la quattordicesima in misura pari a 504 euro.
A partire da gennaio, per effetto della Legge di Bilancio, i pensionati otterranno un aumento dell’importo della quattordicesima, passando da 336 euro a 437, da 420 a 546 euro e da 504 a 655 euro. Ricordiamo infine che l’aumento della quattordicesima spetta esclusivamente ai pensionati che percepiscono trattamenti previdenziali corrisposti dall’INPS.