Mobilità 2017/18 novità: ecco cosa cambia per gli insegnanti
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Di recente è stato siglato il contratto relativo alla mobilità docenti 2017, che ha apportato nuove regole per operazioni di mobilità. Da ora in poi, queste saranno svolte tutte in un unico momento indipendentemente dal grado d’istruzione e in base al calendario previsto nel contratto. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il contratto per la mobilità dei docenti 2017 2018.
Per la mobilità insegnanti nel 2017 2018, il Miur stilerà una graduatoria unica per ogni ordine scolastico. Di conseguenza i docenti con la mobilità otterranno una titolarità sia di scuola che di ambito. Tuttavia questo sarà possibile solo a condizione che nella domanda di trasferimento l’insegnate abbia indicato 5 scuole, utilizzando i relativi codici di istituto.
Allo stesso tempo, per ottenere la titolarità, il docente deve essere stato soddisfatti per quanto per quanto riguarda la preferenza espressa per ambito o per provincia. È necessario precisare inoltre che la precedenza spettante ai docenti che si trovano a dover assistere un familiare disabile diventa, con l’entrata in vigore del nuovo contratto, la 4° precedenza mentre prima era la 5°.
Il numero degli insegnanti in mobilità, inoltre, dovrà essere pari alla somma dei posti che verranno assegnati nella scuola prescelta.
Mobilità scuola: le nuove regole e la deroga al vincolo triennale
Tra le novità apportate dal nuovo accordo per la mobilità docenti 2017 ricordiamo inoltre la deroga al vincolo triennale. Questa permette agli insegnanti di qualsiasi ordine e grado, inclusi quelli assunti al 1° settembre 2015 e a settembre 2016, di avanzare richiesta il trasferimento anche prima dei 3 anni di servizio.
Non solo. Tra le altre importanti novità apportate con il contratto mobilità docenti 2017 troviamo anche l’introduzione di una domanda unica per gli spostamenti provinciali e interprovinciali. In questo modo tutti gli insegnanti potranno presentare una sola richiesta, in cui potranno essere espresse al massimo 15 preferenze di trasferimento e mobilità professionale.
Mobilità Docenti 2017 2018: la precedenza ai trasferimenti provinciali e legge 104
I trasferimenti provinciali inoltre avranno la precedenza rispetto a quelli interprovinciali. Ciò significa che le domande relative ai trasferimenti effettuati all’interno di una stessa provincia saranno prese in esame e soddisfatte prima di quelle che arrivano da fuori la provincia.
Tale precedenza sarà applicata anche se l’insegnante che chiede il trasferimento provinciale ha un punteggio inferiore rispetto al docente che presenta domanda di trasferimento interprovinciale.
Il nuovo contratto prevede infine che sia data la precedenza agli insegnanti che assistono il figlio, il coniuge oppure un genitore affetto da disabilità, ai sensi della legge 104.