Marca da Bollo: A che cosa serve?
Guida
La marca da bollo, materialmente parlando, permette di pagare le imposte di bollo su fatture e determinati documenti di spesa identificati dalla legge. Si tratta di un metodo di convalida di pubblici documenti e di pagamento di imposta che è in vigore sin dal lontano 1863.
Le marche da bollo devono essere apposte nei documenti di spesa che sono soggetti al pagamento di un’imposta di bollo; si tratta di bollini veri e propri, adesivi e simili a francobolli, che permettono tramite appositi codici un rapido assolvimento della relativa imposta di bollo.
Le marche da bollo sono importanti anche dal punto di vista della prevenzione di sanzioni: il soggetto che infatti non paga l’imposta di bollo nelle occasioni dovute deve pagare una sanzione pari ad almeno il 100% dell’imposta di bollo stessa, oltre agli interessi che vengono calcolati in base al tasso di interesse legale in vigore.
In altri Stati le marche da bollo vengono utilizzate anche in altri campi rispetto a quelli che vengono stabiliti in Italia: ad esempio su alcolici, tabacco e gioco d’azzardo (come negli Stati Uniti e nel Regno Unito).
Dove sono richieste le marche da bollo?
L’imposta di bollo che può essere pagata tramite le marche da bollo è un’imposta indiretta, di tipo fisso o proporzionale a seconda dei casi. I consumi che vengono colpiti da imposta di bollo possono essere, tra quelli inclusi nel DPR 642/72, le fatture e ricevute fiscali inferiori a 77,47 euro e esenti IVA.
Sono richieste in una moltitudine di casi: nell’ottenimento di un certificato (ad esempio alcuni certificati medici e di stato libero), nei casi di pagamenti relativi all’acquisto di una casa e nelle fatture di prestazioni di servizi come prestazioni mediche (dentista, logopedista e altre), atti notarili, passaporti, dichiarazioni e altri documenti pubblici.
Ma l’imposta di bollo si applica anche tramite addebito in conto corrente postale o bancario (se vengono superate determinate soglie nei depositi), nelle cambiali e nella registrazione di affitti. Un altro caso in cui vengono utilizzate le marche da bollo è quando vengono impugnate contravvenzioni o multe.
Dal 2013 il costo di molte imposte da bollo da pagare tramite marche è aumentato per una serie di spese, tra cui fatture esenti IVA, fatture e conti correnti con importi maggiori di 77,47 euro, ricevute o lettere commerciali, atti rogati, notarili o autenticati da pubblico ufficiale e le scritture private regolatrici di rapporti giuridici dirette agli organi statali per il rilascio di provvedimenti amministrativi (o certificati).
I costi delle marche da bollo da 1,81 euro sono aumentati fino a 2 euro e della marche da bollo da 14,62 euro fino a 16 euro. Il rialzo delle marche da bollo è servito per recuperare 1,2 miliardi di euro da utilizzare per la ricostruzione di abitazioni e la riparazione di immobili nell’Abruzzo devastato dal sisma del 6 aprile 2009.
Dove acquistarle
Le marche da bollo sono acquistabili presso qualsiasi tabaccaio o ricevitoria abilitata alla loro vendita; per l’abilitazione occorre l’autorizzazione per la vendita di beni sotto monopolio dello Stato (come ad esempio, appunto, le sigarette). Per ottenere una marca da bollo del valore esatto oggi basta rivolgersi al titolare della tabaccheria o del punto vendita e indicare l’importo dell’imposta di bollo.
Grazie a una procedura digitale effettuata tramite macchinari computerizzati, dal 2005 viene creata all’istante una marca da bollo direttamente dall’Agenzia delle Entrate e dall’importo esatto richiesto. Inizialmente si trattava di un modus operandi che si accompagnava alla vendita dei tradizionali bollini auto-adesivi, che però sono stati definitivamente soppiantati dal 2007 e resi fuori corso.
Marca da Bollo Digitale: Alternative al pagamento classico
Si tratta di un bel passo in avanti rispetto ai tempi in cui si dovevano utilizzare diverse marche da bollo pre-marcate da apporre nello stesso documento fino a raggiungere l’importo richiesto. Esistono casi, comunque, in cui per pagare un’imposta di bollo si può procedere a metodi alternativi alla classica marca da bollo. Dal 2014, infine, è stata avviata anche la digitalizzazione completa della marca da bollo con l’iniziativa della marca da bollo digitale, emessa direttamente dall’Agenzia delle Entrate tramite procedura elettronica.