Confindustria e Sindacati italiani come CGIL, CISL e UIL si stanno confrontando in queste ultime settimane sul tema attualissimo del risparmio energetico e della riqualificazione energetica degli edifici, con un documento congiunto rivolto al Governo sul tema caldo appunto delle nuove energie alternative, le rappresentanze sindacali hanno chiesto un tavolo di confronto al Governo per chiarire alcune faccende.
Il tema del risparmio energetico evidentemente stuzzica l’appetito di molti, soprattutto delle tante aziende italiane che hanno investito e ancora investono nelle energie rinnovabili, ma anche e soprattutto per il nostro paese che trarrebbe un indubbio vantaggio sia economico che di qualità della vita.
Secondo questo documento congiunto, infatti, si è calcolato che in Italia sono più di 400.000 le imprese già attive nel settore grazie anche alla detrazione sul risparmio energetico varata dal Governo Monti, con un conseguente impiego di forza lavoro che rappresenta per l’economia del nostro Paese un indubbio patrimonio economico ed occupazionale.
Oltre agli sforzi fatti già dal Governo con il Piano Salva Italia che prevedeva appunto la detrazione sul risparmio energetico degli edifici, i sindacati chiedono ancora di più e cioè di attuare quanto prima il Piano Straordinario per l’efficienza energetica e di stabilizzare al più presto la parte relativa ai bonus e alla già citata detrazione sul risparmio energetico.
Su questo particolare tema i sindacati e Confindustria chiedono infatti la proroga della detrazione sul risparmio energetico prevista al 55 % almeno fino al 2020 e che tale agevolazione fiscale riguardi le riqualificazioni energetiche degli edifici. Questo comporterebbe vantaggi economici sia alla produzione che ai posti di lavoro di cui l’Italia ha sempre più bisogno.