Gli iscritti a Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti) che decidono di versare contributi previdenziali possono usufruire di vantaggi fiscali. I professionisti iscritti a Inarcassa possono versare contributi soggettivi, la cui erogazione è obbligatoria per tutti i membri, contributi facoltativi, il cui ammontare è calcolato in base a un’aliquota modulare applicata sul reddito netto e contributi integrativi, obbligatori per i professionisti titolari di Partita Iva iscritti agli albi professionali e calcolati sul volume di affari generato. Esistono diverse possibilità per scaricarli dalle tasse. Vediamo quali sono.
Cassa previdenziale per architetti ed ingegneri: come dedurre i contributi volontari
Guida
I contributi soggettivi che vengono calcolati sul reddito prodotto dal libero professionista architetto o ingegnere iscritto ad Inarcassa possono essere dedotti interamente ai fini Irpef sul reddito prodotto dal soggetto dichiarante. Dall’1/1/2013, in occasione della dichiarazione dei redditi, il professionista ha la possibilità di dedurre dall’importo del contributo integrativo dovuto la somma di contributo integrativo versata risultante dalle fatture ricevute, che non devono essere da committenti finali della sua prestazione. L’ammontare dei contributi in questione deve essere inserito nel modello Unico in corrispondenza delle voci dedicate agli oneri deducibili.
Cassa previdenziale per architetti e ingegneri: come si calcolano i contributi soggettivi?
I contributi soggettivi per gli iscriti ad Inarcassa si calcolano sul reddito imponibile ai fini Irpef, e sono legati alle seguenti aliquote:
- 14,5%sul un reddito di 80.850,00 euro annuali
- 3% sul reddito eccedente
Per ogni iscritto a Inarcassa dopo il 2010, lo 0,5% del reddito su cui viene calcolata la prima aliquota è destinato all’assistenza previdenziale.