Fattura per detrazioni fiscali: come elaborarla? Dobbiamo anzitutto specificare che, dal punto di vista delle detrazioni fiscali, il numero delle fatture emesse è completamente indifferente. Se si compiono opere di ristrutturazione che coinvolgono la presenza in cantiere di più imprese (muratore, elettricista, idraulico, falegname, pittore…) ogni impresa potrà fatturare i lavori di propria competenza.
Vi sarà quindi una fattura per il muratore, una per l’elettricista e così via. È indifferente il numero di fatture anche quanto si tratta di lavori inerenti un’unica ditta. In merito all’intestatario della fattura, esso potrà essere la persona che pagherà i lavori e che fruirà della detrazione fiscale.
In tal caso stiamo parlando del proprietario o del detentore dell’immobile. Quando ci riferiamo al detentore, egli può essere un familiare convivente del proprietario, l’affittuario, l’usufruttuario, il comodatario ecc. Essere solo conviventi del proprietario non è condizione sufficiente per divenire detentori, deve sussistere infatti un legame ufficiale.
La data della fattura è indifferente dal punto di vista della detrazione fiscale, visto che fa testo esclusivamente la data di pagamento. Non è quindi necessario emettere tutte le fatture prima della consegna in Comune della fine lavori.
Veniamo infine al contenuto della fattura. Negli anni passati era presente l’obbligo di indicare il costo della manodopera in modo distinto nella fattura emessa dall’impresa che compie i lavori. Mentre dal 14 maggio 2011 tale onere è stato abolito. Non è nemmeno indispensabile indicare in fattura i riferimenti alle detrazioni fiscali.