Detrazione Tasse Scolastiche Scuole Superiori 2017: Di cosa si tratta?
Guida
Come ben si sa in Italia si pagano le tasse scolastiche, anche se il pagamento di queste viene vincolato dal reddito che si possiede. Non tutti possono infatti permettersi il pagamento delle rette e per questa motivazione lo Stato entra in supporto delle famiglie più disagiate esonerandole dal pagamento dell’imposta.
L’esonero non riguarda solo l’iscrizione alla scuola ma anche le tasse dell’esame di stato, la così detta maturità che si deve espletare alla fine del ciclo delle medie superiori. Per il 2017 il Ministero ha diramato le fasce di reddito che si possono considerare esonerate da tutti i pagamenti. È bene ricordare che il pagamento delle tasse è vincolato al quarto e al quinto anno, quindi non riguarda il triennio delle superiori.
Limiti di reddito per l’esonero tasse superiori 2017
Le tasse scolastiche delle superiori sono divise in:
- Tassa di iscrizione, 6,04 euro;
- Tassa di frequenza 15,13 euro;
- Tassa d’esame 12,09 euro (riguarda non solo la maturità ma anche gli esami integrativi, le idoneità e le abilitazioni);
- Tassa rilascio diploma 15,13 euro.
Ogni anno il limite del reddito per avere l’accesso all’esonero è rivalutato in virtù dei tassi di inflazione, è cresciuto infatti dell’1% rispetto allo scorso anno, in virtù delle modifiche al tenore di vita che si sono riscontrate in Italia grazie alle indagini statistiche Istat.
L’esonero e il reddito quindi imponibile variano non solo in base al guadagno annuo ma anche al nucleo familiare, in quanto è plausibile che chi ha un nucleo composto da più persone spenda di più per ogni bene di prima necessità che si deve acquistare, e di conseguenza ha bisogno di maggiori agevolazioni dal punto di vista statale rendendo inevitabile l’entrata in scena del sistema sociale italiano che punta a dirimere le disuguaglianze reddituali tra i cittadini dello Stato come previsto dalla Costituzione.
I parametri stabiliti per l’anno scolastico 2016-2017 sono i seguenti:
- 5336 euro per nuclei composti da una sola persona;
- 8848 euro per nuclei di due persone;
- 11372 euro per tre persone;
- 13581 euro per quattro persone;
- 15708 euro per cinque persone;
- 17895 euro per sei persone;
- 19996 euro per 7 o più persone.
Come si può ben notare il reddito per l’esenzione cresce a seconda della crescita del nucleo familiare che da giustamente sempre più diritti dal punto di vista dei benefici economici.
Esonero Tasse Scolastiche 2016 2017: Spese che rientrano nell’agevolazione
La scuola singolarmente può richiedere al governo regionale maggiori agevolazioni in virtù di supporto al reddito per determinate famiglie in vista di altre spese che possono sussistere, ovvero:
- Acquisto libri di testo
- Assicurazioni
- Acquisto computer o tablet
- Acquisto libretto delle giustificazioni
Queste spese che non sono contemplate tra le tasse scolastiche possono essere sovvenzionate in virtù di un accordo bilaterale tra Ministero dell’istruzione e la singola scuola.
Ogni scuola ha infatti esigenze diverse in virtù del palcoscenico in cui è chiamata ad agire, per esempio le scuole dei quartieri più poveri non hanno le stesse esigenze di quelle dei quartieri ricchi, in quanto frequentate da figli di persone che non possono contare su un grande reddito, e di conseguenza non possono sostenere molte spese.
Di conseguenza lo stato deve entrare in campo per poter garantire a tutti le pari opportunità, mettendo in grado tutte le scuole pubbliche di poter offrire gli stessi mezzi tecnologici.
Come presentare la domanda?
La richiesta di esonero dalle tasse scolastiche per le scuole superiori 2016-2017 deve essere fatta direttamente all’agenzia delle entrate tramite gli appositi sportelli per il pubblico. In alternativa si può presentare la richiesta tramite caf e patronati. Per inoltrare la domanda occorre presentare l’attestato, anche autocertificato, del nucleo familiare, nonché:
- Modello Isee;
- Documento di identità.
Tramite il modello Isee, che si può richiedere a un qualsiasi patronato, si potrà accertare l’effettivo reddito della famiglia, che non è dato soltanto dagli stipendi percepiti bensì anche dai patrimoni immobiliari posseduti. Non è infatti giusto che chi possieda un’abitazione abbia lo stesso diritto all’esonero di una famiglia che vive in affitto e che ha quindi anche la spesa mensile della locazione da pagare.
In questa maniera si evita di agevolare anche coloro che hanno meno bisogno di altri e si garantiscono i servizi di assistenza a coloro che ne hanno realmente bisogno e si troverebbe nella scomoda situazione di non poter pagare la retta.