Detrazioni lavoro dipendente 2017: calcolo e modulo

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Le imposte dovute allo Stato sono uno i principali pensieri del singolo cittadino, soprattutto in sede di dichiarazione dei redditi. Ci sono però delle detrazioni che possono essere richieste se si rientra in determinati canoni.

Cosa sono le detrazioni lavoro dipendente 2017?

Si tratta di riduzioni che possono essere effettuate da ogni singolo cittadino che possiede un lavoro dipendente. Questo permetterà al soggetto di richiedere una riduzione dell’imposta che dovrà pagare durante la dichiarazione dei redditi.

Tali detrazioni vengono regolamentate dall’articolo 13 del Tiur e avvengono in busta paga. Non esiste un importo fisso già prestabilito, ma questo varia in base al guadagno percepito durante l’anno. Se parliamo di dichiarazione dei redditi del 2017, ci si riferisce al 2016 e a tutti i redditi di quell’anno.

A chi spettano le agevolazioni

Non tutte le categorie possono richiedere queste detrazioni. I soggetti che ne hanno diritto sono coloro che hanno un contratto di lavoro dipendente, anche detto subordinato.

  • Liberi professionisti non possono richiedere questo tipo di sgravo
  • Lavoratori a domicilio, che sono considerati lavori dipendenti in base alle normative vigenti.
  • Soci delle cooperative
  • Chi percepisce somme di denaro come le borse di studio: gli studenti, soprattutto universitari, possono richiedere questo tipo di agevolazione
  • Pensionati
  • Chi è impegnato nei lavori socialmente utili
  • Chi percepisce l’indennità Naspi può fare richiesta di questa detrazione fiscale

Sono automaticamente esclusi quelli che ricevono un importo superiore ai 55.000 euro di reddito annuo.

Compilazione del modulo

Dopo aver visto quali sono le categorie a cui spetta la richiesta delle detrazioni lavoro dipendente 2017, possiamo vedere quali sono le modalità di presentazione e i moduli necessari.

Solitamente il modulo viene consegnato direttamente al datore di lavoro, in modo tale da poter dichiarare il proprio diritto alla detrazione. Inoltre la documentazione contiene dei campi in cui dovranno essere specificati eventuali benefici, come chi ha dei familiari a carico.

Ogni detrazione deve rispettare le vigenti norme in materia e verranno effettuate dopo i controlli di rito. Il modulo per la richiesta dovrà essere consegnato al proprio datore di lavoro, che andrà successivamente ad erogare la detrazione fiscale dopo aver calcolato il reddito annuo.

Calcolo per la detrazione

Il calcolo verrà effettuato in base ai giorni lavorati e sarà inversamente proporzionale: più il reddito si avvicinerà alla soglia dei 55.000 euro, minore sarà l’importo della detrazione. Il datore si occuperà del calcolo e della somma da inserire in busta paga al termine delle verifiche del caso. Infatti l’importo verrà esclusivamente restituito con queste modalità.

  • fino ad 8.000 euro annui, si avrà una detrazione non inferiore ai 690 euro, mentre si arriverà almeno a 1.380 euro nel caso di lavori a tempo determinato;
  • per i redditi che vanno dagli 8.000 euro fino ai 28.000, si applica una formula che calcola un quoziente in base al reddito da calcolare poi in base ai giorni lavorati;
  • per i redditi che vanno dai 28.000 euro fino ai 55.000 euro, si applica una formula diversa nel calcolo del quoziente.

Esempio pratico di calcolo

Se dunque il reddito netto sarà di 22.000 euro, si calcolerà il quoziente sottraendo a 28.000 (fascia massima) il nostro reddito netto, dividendo poi per 20.000. In questo caso il quoziente è di 0.3 e va inserito nella seguente formula:

(978 + (902 x Quoziente)) x (Giorni / 365)

Ipotizzando ad una settimana lavorativa dal lunedì al venerdì, avremo lavorato 260 giorni. Dunque il calcolo prevede una detrazione di circa 900 euro.

La formula per la seconda fascia sarà diversa, visto che non si sommerà la cifra di 902, mentre il quoziente verrà calcolato dividendo per 27.000. Superata la soglia massima, non si avrà più accesso alle detrazioni lavoro dipendente 2017.

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