Quando si parla di detrazioni Irpef è necessario portare in primo piano i chiarimenti sul maggior numero possibile di voci. Ecco qualche informazione al proposito.
Detrazioni fiscali: il caso del coniuge a carico
Guida
Uno dei casi più frequenti quando si parla di detrazioni Irpef è quello degli sgravi fiscali legati al coniuge a carico. Questi vantaggi si possono ottenere a fronte di un reddito annuale non superiore agli 80.000 euro. Le detrazioni Irpef per coniuge a carico raggiungono una cifra massima di 800 euro annui. Questo ammontare decresce all’aumentare del reddito. Anche l’assegno di mantenimento corrisposto all’ex coniuge può essere dedotto dalle tasse a fine anno.
Detrazioni fiscali: il caso dei figli
L’argomento detrazioni Irpef chiama in causa anche i figli, qualora dovessero risultare nel novero dei familiari a carico. Risulta possibile usufruire delle detrazioni per i figli a carico anche se questi sono naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati. Condizione primaria perché si possa fare richiesta delle agevolazioni fiscali è che il figlio non percepisca un reddito annuo superiore a 2840,51 euro al lordo degli oneri fiscali.
Per i figli a carico è prevista una detrazione Irpef pari a 800 euro annui (900 per ogni figlio di età inferiore ai 3 anni). Nel caso di figli portatori di handicap questa cifra aumenta di 220 euro. Per chi ha a carico più di 3 figli, le cifre base per la detrazione vengono aumentate di 200 euro per ogni figlio a partire dal primo.