Detrazioni fiscali e risparmio energetico 2017: come funziona?

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Detrazioni fiscali e risparmio energetico: novità 2017

Se avete in programma di effettuare dei lavori di ristrutturazione per il risparmio energetico avete la possibilità di usufruire di specifiche detrazioni fiscali.

Le agevolazioni fanno riferimento a tutti quei lavori che permettono di migliorare la classe energetica dell’abitazione, come:

  • sostituzione della caldaia o della pompa di calore;
  • installazione pannelli solari;
  • coibentazione delle pareti.

La finanziara 2017 ha prorogato l’Ecobonus 2017 fino al 31 dicembre 2017 e prevede detrazioni al 65% per tutte le singole abitazioni che effettueranno i miglioramenti sulle prestazioni energetiche.

Risparmio energetico 2017: quali opere rientrano nelle detrazioni fiscali?

Vediamo nel dettaglio quali sono i lavori da effettuare per avere accesso alle detrazioni fiscali 2017:

  • le opere che miglioreranno la tenuta termica dell’abitazione (cappotto esterno, cambio della pavimentazione o dei serramenti ecc.);
  • sostituzione della vecchia caldaia con un modello a condensazione o biomassa;
  • installazione di pannelli solari per la produzione energetica e di acqua calda;
  • realizzazione di un impianto domotico per la gestione del riscaldamento a distanza.

Possono usufruire dell’ Ecobonus 2017 i privati che svolgono questi lavori di miglioramento e di ristrutturazione su abitazioni già esistenti, al di là dalla classe catastale di appartenenza.

Le detrazioni fiscali sulle nuove costruzioni, sono in misura differente e valgono solo se si acquista da un costruttore abitazioni inclasse energetica A o B, oppure se l’acquisto avviene sottoforma di leasing immobiliare.

Inoltre se avete già effettuato uno degli interventi indicati e avete anche deciso di modificare l’arredamento, potete detrarre il costo dei mobili acquistati comprensivo di spese di trasporto e montaggio. Il bonus mobili prevede una detrazione del 50% su una cifra massima di 10.000€

Detrazioni fiscali 2017: gli importi massimi

Le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie ammontano al 65% per le abitazioni private. Chiaramente sono stati fissati degli importi massimi detraibili, ossia:

  • 60.000€ per le opere che riguardano la coibentazione della casa;
  • 100.000€ per la riqualificazione energetica;
  • 60.000€ per la messa in opera di pannelli solari con la funzione di produrre acqua calda;
  • 30.000€ per la sostituzione di vecchie caldaie con modelli nuovi a condensazione, biomassa o l’installazione di pompe di calore.

Abitazioni private e condomini: cosa cambia?

Abbiamo detto che per le abitazioni private la detrazione fiscale ammonta al 65%, invece per i condomini la situazione è differente.

Chi abita in palazzine o grandi complessi residenziali, c’è la possibilità di effettuare dei lavori relativi al risparmio energetico non solo all’interno dei singoli appartamenti, ma anche nelle parti comuni.

La legge relativa alle agevolazioni per i condomini sarà in vigore fino al 2021 e prevede delle detrazioni fiscali:

  • del 70% se i lavori svolti interessano più del 25% della superficie composta dall’esterno dell’edificio;
  • del 75% se si effettuano migliorie importanti sulle prestazioni energetiche invernali ed estive.

Detrazioni fiscali e risparmio energetico: i documenti necessai

Quando si effettua la richiesta per accedere all’Ecobonus 2017 è importante essere informati sui termini di pagamento.

Gli acconti ed il saldo dei lavori devono essere effettuati tramite bonifico bancario e non in contanti.

La documentazione necessaria è la seguente:

  • ricevute delle transazioni bancarie effettuate;
  • dichiarazioni di conformità dei lavori svolti;
  • dimostrazione di abitazione già esistente;
  • certificazione energetica emessa da un Ente qualificato.

I documenti dovranno essere inviati all’Enel entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Se inviati successivamente, le agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie non verranno erogate.

Il rimborso non verrà dato in un’unica tranche ma in un totale di 10 anni direttamente in fase di dichiarazione dei redditi.

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