Le spese sostenute per il pagamento del canone di locazione possono essere detratte nella dichiarazione del reddito, Modello 730 o Modello unico.
I requisiti variano a seconda della tipologia di contratto e dello scopo cui è destinata la locazione della casa. In questo modo si abbassa il reddito imponibile ai fini Irpef.
Detrazione spese di affitto nel Modello 730
Guida
- 1 Detrazione spese di affitto nel Modello 730
- 2 Le tipologie di contratto d’affitto ammesse
- 2.1 Contratti di locazione a canone libero
- 2.2 Contratti di locazione a canone convenzionato
- 2.3 Contratti di locazione per lavoratori dipendenti trasferiti per motivi di lavoro
- 2.4 Contratti di locazione per studenti universitari o genitori per studenti a carico
- 2.5 Inquilini di alloggi sociali
- 2.6 Giovani compresi tra i 20 e i 30 anni
- 2.7 Detrazioni Fiscali 2017: articoli consigliati
La legge n. 431 del 1998 prevede la possibilità di stipulare diverse varietà di contratti di locazione sottoscritti in base ad accordi territoriali tra comuni e associazioni di inquilini e di proprietari per adeguare gli affitti alle esigenze di mercato.
A seconda di quello stipulato, gli inquilini godono di detrazioni fiscali differenti.
Come compilare la dichiarazione dei redditi
I contribuenti in possesso di un contratto d’affitto possono detrarre la spesa sostenuta per il 2016 nel modello 730/2017 compilando il rigo E71 codice1.
Gli inquilini possono usufruire di agevolazioni fiscali, detrazioni Irpef, applicate sulle spese sostenute per il canone dovuto al proprietario dell’immobile grazie al decreto ministeriale del 16/01/2017.
Chi può usufruire delle agevolazioni?
Le categorie che possono accedere alla riduzione dell’imponibile sono:
- Inquilini a basso reddito
- locatari di immobili sociali
- giovani sino ai 30 anni
- studenti universitari fuori sede
- lavoratori dipendenti trasferiti per motivi di lavoro
Le tipologie di contratto d’affitto ammesse
I contratti d’affitto che hanno i requisiti per la detrazione sono i seguenti:
- a canone libero (concordato tra il proprietario e l’inquilino)
- a canone convenzionale (regolati dalla legge n° 431 del 1998)
- canone dei lavoratori dipendenti che si spostano per motivi di lavoro
- affitto per studenti universitari fuori sede
- per inquilini di alloggi sociali
- per giovani con età compresa tra i 20 e i 30 anni
Contratti di locazione a canone libero
Per gli inquilini a basso reddito e per alloggi adibiti ad abitazione principale (la cosiddetta prima casa), con un contratto d’affitto di nuova stipulazione o rinnovato, vigono le seguenti detrazioni ai fini dell’Irpef:
- 300 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro
- 150 euro se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,71 euro ed i 30.987,41 euro
Contratti di locazione a canone convenzionato
- 495,80 euro per i redditi non superiori ai 15.493,71 euro
- 247,90 euro per i redditi compresi tra 15.493,71 euro ed i 30.987,41 euro
Contratti di locazione per lavoratori dipendenti trasferiti per motivi di lavoro
Per questi contribuenti le detrazioni si applicano nei seguenti casi:
- trasferimento della residenza nel comune di lavoro o in uno limitrofo;
- il nuovo comune di residenza si deve trovare ad almeno 100 km da quello precedente e in una differente regione;
- la residenza nel nuovo comune deve essere stata richiesta da non più di tre anni dalla domanda.
La detrazione è prevista nella seguente misura, per i primi tre anni dal trasferimento:
- 991,60 euro per i redditi non superiori ai 15.943,71 euro
- 594,80 euro per i redditi compresi tra i 15.943,71 euro ed i 30.984,41
Contratti di locazione per studenti universitari o genitori per studenti a carico
Per i contratti di nuova stipulazione o rinnovati, questi contribuenti hanno diritto alla detrazione nei seguenti casi:
- l’università si deve trovare ad almeno 100 km dal comune di residenza dello studente;
- tale comune di residenza deve appartenere ad una provincia diversa da quella in cui si trova l’ università;
- il contratto di locazione deve essere a canone convenzionale in base alla legge n° 431 del 9 dicembre del 1998.
La detrazione è prevista per una percentuale del 19% su un’importo massimo di 2.633 euro.
Per alloggi sociali s’intendono quelli destinati a nuclei familiari disagiati che, per il loro basso reddito, non possono accedere agli immobili del libero mercato. Sono per esempio gli alloggi di edilizia popolare o quelli comunali.
La detrazione prevista per questi contribuenti è:
- 900,00 euro per redditi inferiori a 15.493,71
- 450,00 euro per redditi compresi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro
Giovani compresi tra i 20 e i 30 anni
- Per contratti d’affitto destinati ai giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni la detrazione spetta per i primi tre anni dalla prima richiesta.
- Inoltre, è possibile usufruirne solo se l’immobile affittato è diverso dall’abitazione dei genitori.
Per questa fascia d’età è prevista una detrazione pari a 991,60 euro per redditi inferiori a 15.493,71.