La detrazione per coniuge a carico, dal punto di vista fiscale, fa parte delle tante deduzioni d’imposta che si possono ottenere rispettando dei precisi parametri; la normativa attuale chiamata Testo Unico delle Imposte sui Redditi, ha inserito delle modifiche alle vecchie detrazioni che sono contenute nell’articolo 12 di tale normativa. Per quanto riguarda la detrazione per coniuge o familiare a carico, il Fisco Italiano ha stabilito che il familiare o coniuge deve avere un reddito che non superi i 2.840,51 euro e che non sia separato dal marito o dalla moglie.
Nel reddito in questione dovranno poi essere calcolati anche, ai fini della detrazione per coniuge, eventuali oneri deducibili ed un’eventuale rendita catastale dell’abitazione; le detrazioni per coniuge o familiare a carico sono valide solo per il periodo in cui si verificano e sono applicabili anche se il coniuge non vive direttamente col contribuente o non risieda in quel momento in Italia.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, essi dovranno dichiarare annualmente al proprio datore di lavoro, di essere in grado di percepire tale detrazione e di essere nelle condizioni sopra descritte, la detrazione per coniuge a carico è stata stabilita su una base di 800 euro e varierà in maniera decrescente all’aumentare del reddito del contribuente; l’annullamento, e quindi l’impossibilità dal punto di vista fiscale di percepire una detrazione per coniuge, avviene quando si percepisce un reddito pari a 80.000 euro. Il calcolo per stabilire la detrazione avviene per mezzo di tre differenti calcoli corrispondenti a tre diverse fasce di reddito.