Detrazione 55% caldaie a condensazione. Con il decreto sviluppo 2012 del Governo Monti è stata confermata la detrazione del 55% per interventi di risparmio energetico fino al 30 giugno 2013. Ma quali sono questi interventi?
Per usufruire della detrazione in interventi tesi a garantire il risparmio energetico occorre che l’edificio su cui operare sia già esistente. Al fine di individuare correttamente l’edificio è necessaria una prova, come disposto dall’articolo 2 del Decreto legislativo n. 192/2005. Può essere fornita l’iscrizione al catasto oppure la richiesta di accatastamento, nonché il pagamento dell’Imu.
Con l’approssimarsi dell’inverno è bene ricordare che la detrazione 55% è concessa anche nel caso di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Il valore massimo della detrazione è in questi casi di 30mila euro.
Possiamo porre in essere una sostituzione, sia integrale che parziali, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
Dal 2012 le detrazione 55% interessa anche le spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
Ma veniamo alla detrazione 55% caldaie a condensazione. Non rientrano nell’agevolazione i seguenti lavori di risparmio energetico: l’installazione di impianti di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore ad alto rendimento.
Questi interventi possono comunque essere compresi tra quelli di riqualificazione energetica dell’edificio, se rispettano l’indice di prestazione energetica previsto.