Al fine di rilanciare la bellezza architettonica e paesaggistica del nostro Paese, lo Stato sta scendendo in campo con tutti gli strumenti a sua disposizione, dando aiuti economici a milioni di famiglie e associazioni italiani. Tra le maxi detrazioni fiscali uscite con il nuovo decreto rilancio, la più interessante e apprezzata sembra essere il Superbonus 110%. Ristrutturare e migliorare le condizioni della propria abitazione a costo zero, ma andiamo a vedere meglio di che cosa si tratta.
Cosa è previsto dal bonus del 110%?
Guida
La detrazione fiscale Superbonus 110% è prevista per la ristrutturazione di abitazioni con lo scopo di arrivare a due livelli di miglioramento della classe energetica, senza però tralasciare la sicurezza del locale stesso. Possiamo quindi dire che usufruiranno del bonus tutti i cittadini che effettuano tramite un’azienda esterna lavori di isolamento termico per un valore massimo che non deve superare i sessantamila euro a locale.
L’isolamento termico abbassa drasticamente la dispersione del calore all’esterno e l’entrata del freddo durante i mesi invernali; ciò porta di conseguenza ad un risparmio automatico sull’energia elettrica utilizzata da condizionatori, ventilatori, stufe e camini. Sempre di climatizzazione parlando, la detrazione fiscale permette anche la sostituzione dei propri impianti, con lo scopo di raggiungere la classe energetica A. In questo caso il budget a disposizione è pari a trentamila euro per ogni locale dell’abitazione.
Il Superbonus 110% prevede anche l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’acquisto di accumulatori di energia naturale, e il rifacimento di facciate condominiali. Per questa tipologia di interventi non è prevista una somma di denaro massima, ma sarà obbligatorio compiere anche almeno uno degli interventi visti in precedenza.
Quando diventerà operativo il Superbonus?
Per poter usufruire del Superbonus 110% non è più necessario attendere. La detrazione fiscale è diventata operativa dal 1° luglio 2020, e giungerà al termine il 31 Dicembre 2021. Nonostante la data di inizio e termine sia già stata ufficializzata, molti esponenti politici ipotizzano una proroga del bonus.
Per poter usufruire di questa detrazione fiscale sarà necessario rendere prova dei lavori effettuati e della loro reale utilità al miglioramento della classe energetica o del livello sismico. I controlli non verranno svolti da un operatore in collaborazione con l’azienda edilizia che ha condotto i lavori, bensì da un tecnico esterno specializzato.
Il tecnico si occuperà di confrontare i dati precedenti e paragonarli con quelli dei lavori appena conclusi, per poi rilasciare un certificato di avvenuto controllo e comprovata idoneità. Sono già state approvate aspre sanzioni per coloro che proveranno ad agire ai danni dello stato cercando di eludere o falsificare i controlli relatività ai lavori previsti dall’Ecobonus 110%.
Cessione credito di imposta, tutti i dettagli a riguardo
Come vi abbiamo accennato in precedenza, lo Stato ha pensato anche a risollevare tutte quelle famiglie in difficoltà che attualmente non possono permettersi di pagare i lavori di ristrutturazione previsti dalla detrazione in anticipo.
Le famiglie avranno la possibilità di riscattare in pochi giorni il credito di imposta maturato, che ovviamente andrà utilizzato come strumento di pagamento per l’azienda edile che ha diretto i lavori. Questo procedimento permetterà contemporaneamente anche di portare a termine i lavori con maggiore velocità, mettendo le aziende al riparo da ogni possibile perdita economica.
Società che avranno diritto al bonus 110%
Dando un’attenta lettura al testo ufficiale riguardante il Superbonus 110%, possiamo notare anche la presenza di associazioni e società tra i beneficiari della detrazione. In particolare stiamo parlando degli istituti legati a case popolari e ospizi per senzatetto. Essi avranno diritto al beneficio dell’agevolazione fiscale per il miglioramento dei locali interni alla struttura ospite, ma anche per la sostituzione di infissi e impianti centralizzati.
L’obiettivo non è solo migliorare le città dal punto di vista estetico tramite la ristrutturazione dei complessi architettonici residenziali; ma anche riuscire a garantire a tutti i cittadini condizioni d’abitazione sicure e moderne, che rispettino l’ambiente offrendo ai residenti tutte le condizioni di primaria necessità. Restano escluse dall’Ecobonus tutte le imprese e le aziende a scopo di lucro, compresi i possessori di locali commerciali e sedi lavorative.
Detrazione fiscale per la seconda casa
Nonostante inizialmente il decreto rilancio abbia completamente smentito la possibilità di usufruire del Superbonus 110% per i lavori riguardanti la seconda casa di proprietà, la situazione sta per stravolgersi molto rapidamente. Un emendamento del PD estende la categoria dei beneficiari, non solo comprendendo i possessori della seconda abitazione, ma anche i proprietari di alberghi e impianti di formazione sportiva.
Per questa categoria non è previsto un limite di credito a cui poter attingere, anche se rimarrà ugualmente obbligatorio il controllo di un operatore esterno non facente parte dell’impresa edilizia direttrice dei lavori. Tuttavia dobbiamo ricordarvi che l’emendamento non è ancora stato approvato ufficialmente, motivo per cui sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti da parte del Governo.