Il Superbonus 110%, la maxi detrazione fiscale che consente tutt’oggi di effettuare lavori di ristrutturazione e miglioramento alla propria abitazione, sta per subire grossi cambiamenti. Il Superbonus sta per essere esteso anche alle seconde case, ai centri di formazione sportiva e persino ad alberghi e hotel; ma andiamo ad analizzare la situazione in maniera più approfondita, cercando anche di capire quando queste modifiche diventeranno realtà.
Come funziona il bonus 110% nel caso delle seconde case
Guida
Come accennato inizialmente, stanno per arrivare nuove norme per il Superbonus 110%. Fino ad ora l’agevolazione fiscale è stata disponibile solo per la prima casa di proprietà, e potevano usufruirne solo i privati cittadini, i condomini e le associazioni non a scopo di lucro.
Grazie all’emendamento del partito democratico, arrivato in commissione la settimana scorsa, la fascia di utenti che possono avere accesso alla maxi detrazione fiscale potrebbe venire enormemente ampliata. Al centro del bersaglio ci sarebbero infatti le seconde case, centri sportivi, spogliatoi e alberghi.
Non possiamo inoltre tralasciare l’aspetto riguardante l’inizio dei lavori ristrutturativi; nonostante il Superbonus sia ormai ufficiale, la partenza definitiva potrebbe avvenire solo tra due settimane. Questo ritardo è principalmente dovuto alla mancanza di norme specifiche che disciplinino i budget nel dettaglio, senza causa un sovraccumulo di spese sulle casse Statali. Ovviamente anche la pandemia da covid19 ha rallentato enormemente l’avanzare della detrazione fiscale, il cui sviluppo sembrerebbe essere stato ripreso negli ultimi giorni.
Tornando al discorso riguardante le seconde case, possiamo dirvi che ormai sembrerebbe essere tutto realtà, manca solo la conferma da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, dopodiché la proposta passerà sotto gli occhi del Parlamento, che avrà diritto a rigettarla, modificarla o approvarla in modo diretto. Ristrutturare quindi la seconda casa in modo gratuito potrebbe diventare possibile ma con precise limitazioni, come d’altronde era già previsto.
Avranno diritto al Superbonus le villette a schiera, che potranno effettuare tutti i lavori previsti dalla detrazione, come ristrutturazione di facciate, isolamento termico e tanto altro ancora. Escluse saranno invece le grandi ville signorili, i caselli e i castelli; questo tipo di abitazioni vi ricordiamo essere classificate come A1, ovvero proprietà di lusso. Una piccola variazione del decreto la troviamo nelle demolizioni, che entreranno a far parte dei lavori coperti dal Superbonus 110%.
L’applicazione del Superbonus relativo a palestre e spogliatoi
Una sorpresa ancora più grande e inattesa la troviamo nella ristrutturazione e migliorazione di spogliatoi e palestre, che proprio come le seconde case, diventeranno ufficialmente riconosciute dal Superbonus 110%. Centri sportivi e spogliatoi per giovani e adulti, potranno quindi beneficiare di tutti gli interventi approfonditi in precedenza, a patto però che siano destinati ad un’attività dilettantistica.
Non potranno invece accedere alla maxi detrazione fiscale gli impianti presso i quali vengono eseguite prestazioni sportive a livello professionale, come le partite di serie A se vogliamo fare un esempio pratico. Ci teniamo a ribadirvi che anche questa proposta deve passare sotto un’attenta valutazione da parte dei parlamentari e della Commissione, che avranno il potete di accettarla o respingerla.
Cessione del credito e bonus 110%
Concludiamo infine questo articolo di approfondimento parlando della cessione del credito, argomento ancora non del tutto chiaro. La cessione del credito potrebbe presto essere disponibile per famiglie e privati cittadini che non possono permettersi di anticipare la somma dei lavori all’azienda edile. Sarà quindi possibile, tramite un apposito contratto, effettuare la cessione del credito direttamente all’impresa che ha eseguito i lavori, mettendosi al riparo da qualunque pericolo.
Inutile sottolineare che in questo caso i controlli anti frode diventeranno ancora più rigidi. Lo Stato ha voluto tutelarsi fin da subito dai potenziali truffatori in circolazione, facendo scendere in campo apposite figure di controllo. Una di queste è proprio l’operatore tecnico edile esterno. Una figura professionale, non collaborante con l’azienda edile, che si occuperà di controllare l’avvenuta ristrutturazione e migliorazione della classe energetica.
Al seguito della verifica potrà decidere se effettuare maggiori indagini a tal proposito, con l’aiuto del Ministero dell’Economia, o rilasciare direttamente il certificato di idoneità alla copertura da Superbonus 110%. Chiunque decida di commettere falso in atto pubblico, manipolando o falsificando i documenti riguardanti la ristrutturazione, sarà costretto a risponderne davanti ad un tribunale di giustizia e pagare ingenti somme di denaro.
La multa in questo caso parte da cinquemila euro, ma può raggiungere un ammontare massimo di ben quindicimila euro. A questo punto della situazione non possiamo far altro che aspettare ulteriori aggiornamenti provenienti dal Governo; tuttavia stando ad alcune indiscrezioni provenienti dal mondo della politica, l’entrata delle seconde case nel Superbonus sarebbe ormai imminente.