Ultime novità riforma Pubblica Amministrazione e contratti: le novità del decreto Madia
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Con il Decreto Madia sono in arrivo molte novità per i dipendenti del settore pubblico, a partire dalla questione dei licenziamenti. Non solo. Grazie alle risorse che sono state stanziate con la Legge di Bilancio è stati sbloccati, dopo ben 7 anni, il rinnovo del contratto statali, nonché nuove assunzioni e l’aumento degli stipendi.
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha inoltre annunciato che con il decreto di febbraio 2017 arriveranno anche nuove misure finalizzate a contrastare l’assenteismo.
Dovrebbe infatti essere introdotto il cosiddetto licenziamento facile per i dipendenti pubblici che si assentano per malattia nei giorni precedenti o successivi il week end. Soggetti per i quali vigeranno anche nuove regole per le visite fiscali, il cui controllo non sarà più sotto la giurisdizione dell’ASL, bensì dell’Inps.
Tra i punti caldi della manovra troviamo anche l’aumento di stipendio per i dipendenti pubblici, previsto per il prossimo rinnovo del contratto statali. Tuttavia rimangono ancora da definire i criteri in base ai quali avverrà l’assegnazione dell’aumento dello stipendio.
Rinnovi contratti statali 2017: di quanto saranno aumentati gli stipendi
L’accordo stipulato tra il Ministero dell’istruzione, la Ministra Madia e i sindacati Cisl, Cgil e Uil prevede sia il rinnovo del contratto statali che l’aumento dello stipendio per i dipendenti pubblici. In base a questo accordo, l’aumento dello stipendio per i lavoratori statali può arrivare fino a un massimo di 85 euro e spetta ai lavoratori con i redditi più bassi.
In altre parole, a differenza di quanto speravano i dipendenti e i sindacati, questi 85 euro non rappresentano l’aumento minimo che verrà aggiunto agli stipendi dei lavoratori del settore pubblico, ma la cifra massima prevista per l’aumento.
Ma da quando è in vigore l’aumento dello stipendio per i dipendenti statali? L’incremento dello stipendio, così come le nuove regole relative alle visite fiscali per i dipendenti pubblici introdotte con la nuova misura, entreranno in vigore a partire dall’entrata in vigore del decreto Madia di febbraio 2017. Lo stesso vale anche per le nove regole relative al licenziamento per i lavoratori assenteisti e per il rinnovo del contratto statali 2017.
Contratto statali 2017: le nuove regole per il licenziamento in caso di assenteismo
Grazie alla Legge Bilancio 2017 nei prossimi mesi ci saranno diverse novità per i dipendenti pubblici. La Legge di Bilancio infatti ha portato non solo all’aumento degli stipendi, ma anche allo sblocco del rinnovo dei contratti di lavoro degli statali, nonché allo sblocco dei turn over. Cosa, quest’ultima, che dovrebbe comportare delle nuove assunzioni nel settore pubblico.
Ma le novità apportate dalla Legge di Bilancio non sono finite. I dipendenti pubblici infatti potranno anche beneficiare dell’APE, il nuovo anticipo pensionistico introdotto dal Governo Renzi. Disponibile anche la Quota 41, altra misura per il pensionamento anticipato introdotta di recente.
All’interno del decreto Madia di febbraio 2017, infine, dovrebbero trovare spazio anche nuove regole per quanto riguarda le visite fiscali, per i lavoratori pubblici che si dichiarano assenti dal posto di lavoro per malattia, nonché per licenziare più facilmente gli assenteisti del venerdì e del lunedì.
In base a quanto stabilito dalle nuove regole per le visite fiscali, da febbraio in caso di assenteismo o di non rispetto dell’obbligo di reperibilità nel periodo di malattia può scattare il licenziamento immediato per il dipendente pubblico. Licenziamento che può avvenire entro 30 giorni dall’assenza.