L’agevolamento per migliorare notevolmente l’operosità energetica immobiliare. Il “Decreto Rilancio” tra i provvedimenti fiscali ideati per supportare sia le aziende che i cittadini prevede l'”ecobonus 2020″ al “110” per cento. L’opportunità di ottenerlo è in corso dal “1°” luglio di quest’anno. Lo scopo principale è da un lato quello di ridurre i costi di ristrutturazione, adattamento energetico e “sismico” dei proprietari di case, dall’altro invece corrisponde al fatto di facilitare l’apertura dei cantieri.
Che cos’è e a cosa serve l’Ecobonus 2020
Guida
Quando si usa questo termine solitamente si intende un aiuto previsto dallo “Stato”, per tutti coloro che sono appartenenti di una dimora e che abbiano stabilito di effettuare dei lavori specifici nelle loro abitazioni.
Questo tipo di operazione deve essere svolto con l’intento di rendere migliore la produttività energetica della struttura in questione, ma pure l’ammodernamento e le azioni che hanno come scopo quello d’innalzare le prestazioni concernenti l’antisismica dei palazzi.
Fino al mese di maggio dell’anno corrente, le percentuali decurtabili cambiavano per le svariate tipologie di mansioni e non si prevedevano delle detrazioni così elevate come quelle decise dal “Decreto Rilancio“.
Infatti prima di quest’ultimo le detrazioni riguardavano il “Bonus Casa” per i restauri delle case e che corrispondevano a una percentualità del “50 %”. L'”ecobonus” per la riqualificazione inerente all’ambito energetico e che include: detrazioni con lo stesso livello di percentuale del precedente “bonus” e che comprende diversi tipi di caldaie, infissi e schermature di tipo solare.
Il bonus più alto corrispondente addirittura al 90% era associato a quello riguardante le facciate. Queste sono solo alcune delle percentuali che risultavano in vigore prima dei cambiamenti che sono stati attuati dopo l’emergenza causata dal “coronavirus”.
Come funziona l'”ecobonus 110″ per cento
Gli sconti previsti dal “Decreto Bilancio” per l'”ecobonus 2020″ sono attinenti quel genere di spesa effettuata dal primo giorno del mese di luglio fino al 31 dicembre del prossimo anno. La percentuale di diminuzione stabilita dall’attuale decreto è del “110%”. Qui di seguito potrete verificare con precisione dove si possono applicare tali interventi per poter risparmiare delle somme interessanti.
L’isolamento termico in base alla legge gli interventi devono riguardare una percentuale di oltre 25% della superficie d’intonaco, con un massimo di “60.000 €” riferito a ogni unità immobiliare.
Per quanto concerne l’isolamento “termico” di ogni immobile condominiale, una proposta che è stata presentata ha previsto la separazione fra le palazzine da due fino a giungere a otto unità. In questo caso il tetto massimo corrisponde a “40.000 €”, mentre per quanto riguarda i complessi uni o “plurifamiliari” con entrata a parte dall’esterno il valore minimo è di “50.000 €”.
È inclusa pure la sostituzione di quel genere d’impianto che riguarda la climatizzazione invernale nelle aree in comune dei condomini. La funzionalità dei nuovi impianti deve risultare almeno della classe “A”. In questa circostanza la spesa deve essere al massimo di “30.000 €”.
Nel mese di giugno è stata presentata una proposta aggiuntiva modificata che chiedeva di espandere l’ecobonus in questione per altri due anni e che possano usufruirne pure le strutture alberghiere e i centri dove si svolgono le attività sportive. In più questa tipologia d’intervento si può applicare pure sulle seconde abitazioni, però queste ultime non devono corrispondere al genere unifamiliare.
Ultimamente la norma è stata rielaborata includendo anche questo tipo di struttura che prima, invece e come abbiamo appena visto, era esclusa. Inoltre richiedendolo è possibile finanche da parte delle “Onlus”. Poi si può beneficiare di questo bonus pure nel caso in cui si debbano effettuare dei lavori per quanto concerne gli infissi e le caldaie.
Per poter ottenere questo aiuto non è dunque bastevole il fatto di attuare dei determinati interventi come ad esempio il cambio e il posizionamento degli “infissi”, l’aggiunta di coperture solari e la sostituzione di apparecchi inerenti la climatizzazione. Infatti ora questa tipologia di lavoro deve essere realizzata in connessione con quelli già spiegati precedentemente.
Gli interventi devono inoltre assicurare che il palazzo abbia dei miglioramenti di almeno un paio di classi energetiche. Oppure in ogni caso della classe maggiormente alta che si possa ottenere. Per riuscire ad avere tale supporto economico è indispensabile dimostrare tale caratteristica attraverso l'”APE”, ovvero l’attestato riguardante la prestazione di tipo energetico. Questa documentazione bisogna richiederla a un tecnico “certificato”.
In che modo si può richiedere l’Ecobonus 110 per cento
Si può procedere facendone richiesta attraverso il sito dell’agenzia “ENEA”. Quindi come prima cosa da fare: ci si deve iscrivere per poter poi accedere al sistema. Dopodiché si devono trascrivere con scrupolosità tutti i dati del richiedente insieme a quelli che riguardano l’immobile in questione. È importante segnalare il comma che si deve applicare, riempire tutti gli allegati e dopo avere controllato di aver scritto tutto in maniera esatta si potrà inviare la domanda. Lo sconto si può richiedere direttamente all’interno della fattura che viene rilasciata da chi attua i lavori. Quest’ultimo avrà modo di recuperare la somma tramite un credito d’imposta.