Spese Detraibili Scuola 2017

Diritto

Spese Detraibili Scuola 2017: Quali sono?

Tutte le spese pre e post scuola sono interamente detraibili nella dichiarazione dei redditi. Attraverso l’ultima circolare immessa dall’Agenzia delle Entrate, con data 4 agosto 2016, si è dichiarato che la detraibilità è ammessa per: servizi pre e post scuola e mensa scolastica per quel che riguarda la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e quella secondaria.

Non sono detraibili le spese per il trasporto, quindi chi si avvale del servizio pulmino non potrà includere questa spesa nella detrazione.  L’Agenzia delle entrate ha sottolineato più volte quali sono le spese d’istruzione detraibili e quali sono quelle che hanno il beneficio di una detrazione IRPEF al 19%. È affermato che si può usufruire della detrazione per la mensa scolastica effettuata da società terze, dal comune o dalla scuola.

Anche tutte le spese sostenute dalle famiglie per i servizi integrativi sono completamente detraibili con la Risoluzione 68/E del 4 agosto 2016.  Sono rimaste fuori le spese per il trasporto in quanto si è ritenuto che le famiglie che si avvalgono del servizio pubblico sarebbero state penalizzate. In questa detrazione non sono poi ammesse tutte le spese per la cancelleria.

Agevolazioni Scuola 2017: Servizi integrativi detraibili

Per il 2017 è stata data l’opportunità alle famiglie che hanno figli in età scolastica fino alla secondaria di poter usufruire della detrazione fiscale su tutte le spese per i servizi integrativi scolastici. L’Agenzia delle Entrate ha quindi comunicato che le spese per la mensa scolastica sono interamente detraibili dalla dichiarazione dei redditi nel modello 730 e in quello Unico.

Tutte le spese erogate dalle famiglie per ogni tipo servizio scolastico integrativo come post e pre scuola e assistenza al pasto sono completamente detraibili, anche se sono fornite al di fuori del canonico orario scolastico. È stata presa questa decisione perché si tratta di un fatto inevitabilmente collegato alla frequenza scolastica quindi la detraibilità è sempre certa e assicurata. Si sottolinea comunque che qualsiasi trasporto scolastico per mezzo di scuola bus o pulmino non è incluso.

Detrazioni Fiscali Scuola 2017: Quanto ammonta la detrazione e documenti necessari

Questa detrazione per le spese d’istruzioni è pari al 19%, il limite di spesa non deve superare i 400 euro l’anno a studente. Per usufruire della detrazione IRPEF bisogna presentare la dichiarazione dei redditi tramite Unico o 730. La spesa deve essere certificata con una corretta documentazione. Questi documenti devono essere dati a chi offre l’assistenza fiscale del richiedente come:

  • Caf;
  • Datore di lavoro;
  • Commercialista;
  • Ente pensionistico.

Tutte le ricevute come bonifici bancari intestati al soggetto destinatario del pagamento e le ricevute dei bollettini postali vanno comunque conservate per 4 anni. Nel bollettino e nel bonifico deve essere scritta chiaramente la causale con l’indicazione del:

  • Nome dell’alunno;
  • Nome della scuola;
  • Servizio usufruito.

Nel caso in cui questi pagamenti avvengano attraverso altre metodologie come voucher, contanti o bancomat bisogna chiedere alla scuola un’attestazione particolare nella quale si dichiara l’esatto importo sostenuto dalla famiglia per i propri figli.

Cosa cambia nel 2017 con la soglia di 400 euro?

La vera e più importante novità, per quel che riguarda la detrazione spese scolastiche, è quindi indicata nella nuova soglia limite di 400 euro. Per la detrazione di ogni spesa di frequenza non è più indispensabile che l’onere che si vuole detrarre sia di importo inferiore a quello delle tasse e anche dei contributi scolastici pagati.

Dal 2017 sarà sufficiente che tutta la spesa agevolabile non superi mai il limite predisposto di 400 euro ad alunno. La detrazione massima per ogni studente è stata calcolata ad una cifra pari a 76 euro, l’esatto 19% di 400 euro. Bisogna poi precisare che tale detrazione può essere effettuata sia da chi ha iscritto i propri figli in una scuola pubblica oppure in un istituto privato.

Negli anni passati era solo necessario considerare i contributi statali e le tasse per arrivare all’importo massimo previsto per questo tipo di agevolazione fiscale. Con le nuove norme in vigore da ora si può arrivare alla cifra di 400 euro per le tipologie sopra elencate di spese per la frequenza.

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