Detrazione casa 2015: le differenze con l’anno in corso
Guida
Non sarà un buon 2015 per chi vuole ristrutturare casa. Come minimo, sarà peggiore rispetto al 2014. Ovviamente, è una questione di pressione fiscale. Le detrazioni 2015 saranno inferiori alle detrazioni 2014. Il rischio è intuitivo: disincentivare gli italiani nel realizzare i “lavori di casa”, attività che, in un modo o nell’altro contribuisce a far girare denaro e potrebbe rappresentare una leva per la crescita.
Nel 2014, le detrazioni sono state del 65%. I numeri rimarranno invariati fino al 31 dicembre, quindi il tempo stringe. Dal 1° gennario, le detrazioni scenderanno al 50%. Viene soppressa così una misura che è stata messa in campo proprio per la sua funzione anti-ciclica. Il ciclo non è cambiato (siamo ancora in recessione-stagnazione) ma la detrazione 2015 è più alta di quella 2014.
Detrazione ristrutturazione 2015: non sono efficientamento energetico
Le detrazioni interessano gli interventi che mirano alla riqualificazione degli edifici giù esistenti. Il valore massimo della detrazione 100.000 euro.
Sono coinvolti, però, anche i semplici lavoro di ristrutturazione, a patto che riguardano strutture opache e verticali, strutturale opace e verticali (quindi i pavimenti) le finestre con gli infissi. Il valore massimo della detrazione è di 60.000 euro.
Questi tetti comunque pongono un limite ulteriore a quello imposto nella detrazione. In buona sostanza, gli unici casi che non verranno coinvolti nel cambiamenti sono quelli che in entrambi gli scenari (65 e 50) superano il tetto dei 100.000 euro (efficientamento energetico) e 60.000 euro (ristritturazione).